Canada: istruzioni per l’uso.
In questo post voglio fornire qualche utile informazione per un giro in automobile tra le splendide terre del Canada.
INDICE
VOLI
Il nostro giro in Quebec è in realtà la parte finale di un viaggio attraverso USA e Canada (degli USA parlo nel post USA: attraverso il New England).
Il volo che abbiamo preso, quindi, è stato su New York sia per l’arrivo che per la ripartenza. Purtroppo, causa problemi familiari, abbiamo deciso la partenza un pò in ritardo ed abbiamo trovato un prezzo accettabile solo con Virgin Atlantic. Volo nella media, senza infamia e senza lode.
Da New York abbiamo noleggiato un auto online mediante rentalcars.com. In verità dire auto è piuttosto riduttivo, in quanto, causa un upgrade dell’ultimo minuto, il mezzo consegnatoci è stato una gigantesca Chrysler Pacifica. Il noleggio in sé non è stato costoso, ma abbiamo pagato un botto di assicurazioni suppletive, terrorizzati dai racconti di esorbitanti franchigie paventate dall’impiegato dell’ufficio di consegna.
Fortunatamente il costo del carburante in questi paesi è davvero irrisorio e le autostrade sono tutte gratuite. Solo negli USA qualche tratto è a pagamento, ma si tratta di pochi spiccioli.
HOTEL
Proseguiamo con le nostre istruzioni per l’uso sul Canada. Come premesso, la tardiva decisione sulla partenza ha anche influito sulla ricerca degli alberghi. Sia negli USA che in Canada ho dovuto alzare un pò il nostro abituale budget per consentirci di avere delle sistemazioni comode e ben posizionate. In alcune zone non ho neanche potuto andare tanto per il sottile in quanto le stanze erano letteralmente le uniche rimaste disponibili.
A Tadoussac, non avendo trovato camere a sufficienza per tutto il nostro piccolo gruppo, ho dovuto optare per due sistemazioni separate. I nostri amici si sono accomodati nel B&B Au Gite de la Chute a Baie-Sainte-Catherine, mentre noi abbiamo alloggiato all’ Hotel Tadoussac.
A Quebec City abbiamo soggiornato all’ Hotel Port Royal, un comodo 4 stelle ricavato da un vecchio magazzino portuale (ammetto di avere un debole per questo tipo di alberghi) ad un prezzo che avrei qualche problema a definire economico, ma sicuramente concorrenziale per gli standard di questa parte del mondo. La scelta si è rivelata azzeccata in quanto l’hotel era posizionato in una zona strategica, a due passi dal Porto Vecchio e dalla Città Vecchia.
Ad Montreal avrei preferito un hotel più caratteristico, ma avevamo poco tempo ed ho preferito privilegiare la posizione, quindi ci siamo sistemati all’ Embassy Suites by Hilton, un 4 stelle moderno, con stanze immense, posto a pochi metri dalla città vecchia. Un vero capolavoro nel rapporto qualità/prezzo.
PASTI
Per concludere il mio Canada: istruzioni per l’uso, veniamo, come al solito, all’aspetto principe dei miei viaggi: il cibo.
Non è che mi aspettassi grandi cose dalla cucina del Quebec, ma uno stato che ha come piatto nazionale la Poutine, non rimarrà sicuramente nella mia memoria per la qualità del cibo…
Di cosa si tratti l’ho già accennato nel post In Quebec tra balene ed atmosfere europee, ma vorrei spenderci qualche altra parola.
Sinceramente non riesco a capire come si faccia a proporre con orgoglio in ogni dove questa poltiglia di patate fritte e pezzi di formaggio insapore ammollati da una salsa di dubbia composizione. Capisco che qui gli inverni siano incredibilmente rigidi, ma a tutto c’è un limite…
Per fortuna a compensare lo scempio gastronomico della poutine, c’è un prodotto dal sapore sublime che nobilita da sempre le colazioni (e spesso anche svariate altre pietanze) di tutto il nord america: lo Sciroppo d’Acero o Maple Syrup, come qui è chiamato.
Sono così grato al Canada per la scoperta di questo nettare paradisiaco, da essere disposto anche a perdonargli l’invenzione della poutine…
DOLCI
Oltre al summenzionato Maple Syrup da versare sopra waffle e pancake, l’offerta di dolci in Quebec è abbastanza povera.
Degni di menzione sono: il Pouding Chomeur (il budino del disoccupato), come suggerisce il nome un dolce povero anticamente realizzato con pane raffermo, oggi sostituito da un simil-pan di Spagna sommerso di sciroppo d’acero, zucchero e cannella, accompagnato da una pallina di gelato. Davvero molto gustoso.
Ed il Beaver Tails (coda di castoro), una specie di frittellone fatto con la pasta dei donuts, anch’esso da ricoprire di sciroppo e gelato.
PRANZI
Come nostra consuetudine, a pranzo abbiamo quasi sempre optato per street food e pasti veloci.
Nella zona del San Lorenzo insalate di pesce, lobster roll o semplici panini.
Nelle città di Quebec City e Montreal, invece, ottimi piatti di formaggi (di ispirazione francese), la tourtiere (torta salata ripiena di carne) gustosa e saziante. Panini al bacon canadese (più magro di quello americano) o bagel farciti.
CENE
A Quebec City abbiamo cenato al 1640 Bistro, un ristorante nella città alta con splendida vista sul castello. Cibo di ispirazione francese con ambizioni di ricercatezza e prezzi nella media.
La seconda sera invece abbiamo optato per un ristorante nel quartiere Petit Champlain, scelto principalmente per la bella terrazza sul San Lorenzo: il Côtes à Côtes Resto-Grill. Porzioni abbondanti ma cibo tra la brasserie ed il fast food. Prezzi non adeguati alla qualità.
A Montreal la nostra unica cena l’abbiamo consumata in uno dei tanti localini nel quartiere alternativo di Plateau Mont Royal, dove ho potuto assaggiare la viande fumée, una carne affumicata molto simile al pastrami newyorkese. Bella atmosfera e prezzi economici.
BIRRE
Un discorso a parte meritano le birre canadesi. Il Canada è la patria di uno dei 5 colossi che hanno il monopolio delle birre industriali nel mondo, la Molson Coors. Questo può far capire l’importanza della bionda bevanda da queste parti.
Oltre ai suddetti onnipresenti marchi c’è anche una miriade di più o meno piccoli birrifici locali che realizzano prodotti di tutto rispetto che vale la pena assaggiare. Una marca che ho apprezzato molto è la Cheval Blanc prodotta a Montreal.
Dopo il mio Canada: istruzioni per l’uso, qui potete trovare altri post sul Canada
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