Giorni fa, mentre giravo vorticosamente tra i canali TV cercando qualcosa da vedere, mi sono imbattuto in un film che mi ha inaspettatamente sorpreso: I sogni segreti di Walter Mitty (The secret life of Walter Mitty).
Non sono un amante di Ben Stiller, anzi devo dire che gran parte dei suoi lavori non li sopporto proprio, e la sua presenza non solo come attore, ma addirittura come regista, non prometteva nulla di buono. Le ambientazioni newyorkesi delle prime scene, però, mi hanno spinto a proseguire la visione e, man mano che il film andava avanti si è rivelato veramente gradevole.
E’ la storia di un impiegato della rivista Life, solitario ed un pò misantropo, che vive in un mondo di fantasia da lui stesso creato. A causa di una ristrutturazione aziendale, si trova ad affrontare per la prima volta nella sua vita, quelle avventure che ha sempre soltanto immaginato.
Si troverà quindi a girare per il mondo attraversando paesaggi di incredibile bellezza. Groenlandia, Islanda, Afghanistan, le vette dell’Himalaya si susseguono facendo pian piano ritrovare al grigio impiegato quella concretezza e sicurezza in se stesso che non aveva mai avuto.
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