Luoghi comuni sul Giappone… assolutamente veri

Diciamocelo, noi italiani siamo sempre inclini ad offenderci quando gli stranieri ci rinchiudono dentro degli stereotipi (pizza, mafia, spaghetti, donnaioli, un po’ furbetti…), ma anche noi abbiamo di certi popoli delle visioni un po’, come dire, ristrette. Sul Giappone infatti abbiamo sicuramente dei luoghi comuni difficili da sradicare, ma dopo la mia visita ho potuto constatare che alcuni di essi sono… decisamente veritieri.

L’ INCHINO (Ojigi)

Quante volte abbiamo visto nei film la figura quasi macchiettistica del giapponese che si inchina di continuo? Beh, è assolutamente vero, i giapponesi si inchinano al cospetto di chiunque, ovunque ed in qualsiasi occasione. Dal portiere d’albergo al commesso del negozio, dal cameriere al passante a cui chiedi un’informazione, l’inchino è d’obbligo e non per una sola volta… La pratica è così diffusa, che dopo poco ti viene spontaneo di rispondere in egual misura ed il rientro in Italia, dopo tanta deferenza, è davvero traumatico…

LA PUNTUALITA’

Non sempre i luoghi comuni racchiudono degli aspetti negativi e questo è uno di quei casi. Esattamente come si favoleggia da sempre, i mezzi pubblici in Giappone sono di una puntualità irreale. Ovviamente lo stupore che lascia attonito il turista italiano è dovuto al raffronto con la propria, ben differente, realtà, ma rilevare l’arrivo al minuto secondo di un treno proveniente da centinaia di chilometri di distanza è sempre un’esperienza memorabile. Nel video qui sotto ho voluto documentare uno di questi momenti.

LE FILE

Si è sempre celebrata la propensione del popolo inglese a rispettare le file, ma in questa particolare arte gli inglesi sono dei veri dilettanti al cospetto dei giapponesi. Le file in Giappone sono scientifiche e codificate. Dovunque ci sia un agglomerato di persone superiore a due unità, la fila si forma in automatico. Nelle metropolitane e nelle stazioni, vi sono perfino dei segnali disegnati sulle pensiline che indicano le modalità e le direzioni in cui formare le file.

LA MASCHERINA (Masuku)

Girando per le strade giapponesi non è possibile non notare la grande quantità di persone, soprattutto donne, che girano con mascherine sanitarie sulla faccia. Escludendo che una così grande quantità di chirurghi stia prendendo una boccata d’aria tra un’operazione e l’altra, la spiegazione deve essere differente. Dicono che si tratti di una forma di rispetto per gli altri. Quando si è raffreddati o in stato influenzale, la mascherina dovrebbe servire ad evitare di trasmettere il contagio. Pur non nutrendo alcun dubbio sul fatto che i giapponesi siano perfettamente capaci di un tale senso civico, la spiegazione non mi convince del tutto. Siamo infatti in pieno agosto ed ho qualche dubbio che tutte queste persone siano affette da un qualche morbo contagioso. Ho come l’impressione che sia diventata una specie di moda e, considerando quanto ho visto girando per il Giappone, non mi sorprenderebbe neanche un pò. 

 

IL SONNELLINO (Inemuri)

Chiudiamo questa carrellata di luoghi comuni… assolutamente veri, con un’altro aspetto curioso, da noi poco conosciuto, ma evidente a chiunque si rechi in Giappone: la propensione dei giapponesi a schiacciare pisolini ovunque. In qualsiasi contesto vi troviate, ci sarà sempre qualcuno appoggiato da qualche parte che dorme beatamente nell’indifferenza generale. La metropolitana è sicuramente il luogo maggiormente deputato a tale occupazione. Pare che ciò avvenga a causa dei pazzeschi ritmi lavorativi che stremano a tal punto le persone, da farle cedere nei momenti e nei posti più impensati. Proprio per questo motivo l’Inemuri (il sonnellino ristoratore) non solo è tollerato, paradossalmente anche sul posto di lavoro, ma addirittura incoraggiato.

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