Quello tra me e Londra è stato un amore a prima vista. Ci sono stato la prima volta quando avevo vent’anni, una mia amica si era trasferita lì per lavoro e mi aveva invitato a casa sua. Ci sono rimasto per quindici giorni girando la città in lungo ed in largo e rimanendo affascinato dall’evidente contraddizione tra il suo forte legame con i valori del passato e la sua contemporanea apertura al multiculturalismo.
Dopo quella prima visita, molte altre ne sono seguite, spesso ospitato a casa della mia amica, che nel frattempo si spostava di quartiere in quartiere, prima cercando alloggi economici e poi sempre più confortevoli.
Oltre ai quartieri centrali e maggiormente votati al turismo, ho imparato quindi a conoscere località mai sentite prima: Herne Hill, Brixton, Kilburn, Maida Vale, Clem Attlee, Fulham… Ho visto la città trasformarsi, ho visto gli abitanti trasformarsi, e se devo essere sincero, non sempre in meglio. Ma lo dico come un padre che pur lamentandosi dei difetti del proprio figlio, ne è sempre profondamente innamorato.
Oltre ai quartieri centrali e maggiormente votati al turismo, ho imparato quindi a conoscere località mai sentite prima: Herne Hill, Brixton, Kilburn, Maida Vale, Clem Attlee, Fulham… Ho visto la città trasformarsi, ho visto gli abitanti trasformarsi, e se devo essere sincero, non sempre in meglio. Ma lo dico come un padre che pur lamentandosi dei difetti del proprio figlio, ne è sempre profondamente innamorato.
Sono stato a Londra da solo, con i miei fratelli, con fidanzate, con amici, con mia moglie. Spesso, quando l’alloggio della mia amica non era disponibile sono stato in alberghi di qualsiasi genere: ostelli, b&b, hotel, ho quindi vissuto la città sotto diversi punti di vista. Ho partecipato a feste tra ragazzi in case di periferia, dove si veniva accolti da un bicchiere di Pimm’s e si continuava a bere per ore senza mangiare praticamente nulla e a party decisamente più sfarzosi in fantastiche ville con parco annesso, dove si veniva accolti da un bicchiere di champagne e… si continuava a bere per ore senza mangiare praticamente nulla.
PERCHE’ LONDRA
E’ quello che mi chiedono spesso i miei amici. Con tutto il mondo che c’è da vedere, perché impiegare tempo e risorse per tornare così spesso a Londra? Semplice, perché Londra mi piace, mi piace la sua storia, mi piacciono i suoi quartieri simili a piccole città, mi piacciono i suoi fantastici musei, mi piace il suo perenne fermento, mi piace la sua musica, mi piace la sua moda…Londra non è un viaggio, non è una vacanza, è come tornare a casa, la mia seconda casa. Certo, una casa vera lì non me la posso permettere, ma da quando c’è Ryanair nella mia città, il viaggio è diventato quasi una routine. Esco di casa ed in tre ore sono a Piccadilly, più o meno lo stesso tempo che mi ci vuole per andare a Roma… E’ capitato più volte che in occasione di qualche evento specifico (una mostra, un concerto, una festa, un compleanno…), mi fermassi una sola notte per ritornare a casa il giorno dopo.
Mi informo sempre su tutto ciò che di nuovo accade a Londra (e a Londra accade sempre qualcosa di nuovo), a tal punto che ogni volta che ci torno, la mia amica chiede a me le ultime novità della sua città…
In questa rubrica quindi cercherò di raccontare la mia Londra e spero di riuscire a farvela amare così come la amo io.
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